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“Ripartire dalle imprese e ricostruire un tessuto sociale lacerato”

Le proposte della CNA per la rinascita delle zone terremotate

La chiesa di Santa Maria in Pantano di Colle di Montegallo, prima del terremoto, dopo il terremoto del 24 agosto 2016 e dopo il sisma del 30 ottobre 2016

Nelle zone del sisma” ha dichiarato il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Paola De Micheli all’Assemblea della Cna Marche “il nuovo modello di sviluppo del territorio deve essere deciso dagli attori locali, attraverso un accordo fra le quattro regioni coinvolte nella ricostruzione, che devono mettere a regime le esigenze delle imprese che vivono nelle aree del cratere. Il Governo interverrà con agevolazioni fiscali ed interventi di sostegno dei progetti per promuovere il rilancio dei territori”.

Ripartire dall’economia. E’ questa la richiesta della Cna Marche per rilanciare le aree colpire dal sisma. L’associazione artigiana ha presentato le sue proposte in occasione dell’Assemblea regionale. Il documento della Cna è stato illustrato dal reponsabile Cna Costruzioni Marco Bilei e dal direttore del Centro Studi Giovanni Dini. Sulle proposte della Cna si sono confrontati la commissaria straordinaria per la ricostruzione Paola De Micheli, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e il presidente Cna Marche Gino Sabatini. A moderare il dibattito ha pensato il presidente dell’Istao Pietro Marcolini.

“Il sistema produttivo del cratere marchigiano” ha affermato il presidente Cna Marche Gino Sabatini “in un anno, tra agosto 2016 e lo stesso mese del 2017, ha visto la scomparsa di 483 imprese e di 2 mila posti di lavoro. Inoltre il fatturato delle aziende che hanno resistito è diminuito del 5 per cento mentre nella regione è aumentato del 2,3 per cento.”

Ad aver subito le conseguenze più pesanti del sisma è stato il settore agroalimentare che ha perso 249 aziende e quasi mille occupati. Pesanti anche le ripercussioni sul commercio che ha registrato la scomparsa di 155 imprese e di 500 occupati. Più contenuto il calo di imprese manifatturiere 8-46) , dell’edilizia (-42), del trasporto (-24) e dei servizi di alloggio e ristorazione (-21).
Come ripartire? Per la Cna bisogna cominciare dal territorio, valorizzando l’agroalimentare di qualità, il turismo e la cultura. In particolare servono progetti che coinvolgano il tessuto sociale ed economico delle realtà locali in percorsi turistici capaci di promuovere l’enogastronomia, i prodotti dell’artigianato artistico e tipico con le offerte culturali e paesaggistiche.
le risorse a disposizione ci sono” ha sostenuto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli “per rimettere in moto un pezzo di economia che si era bloccato a causa del sisma. Vogliamo farlo con l’impegno concreto dei Sindaci e vogliamo fare in modo che molti di questi interventi possano essere realizzati da imprese marchigiane. Sicuramente per la parte privata della ricostruzione e, dove possibile, anche per la parte pubblica. Ad esempio per la urbanizzazione delle casette, abbiamo fatto intervenire imprese locali, per un importo di oltre 80 milioni. Per altri interventi la Cna e le altre associazioni di categoria dovranno mettere insieme le imprese locali per farle partecipare con successo alle gare d’appalto”.

Il sisma che ha colpito le Marche, non ha provocato solo macerie e danni materiali. Ha travolto anche certezze consolidate dei residenti, mettendo a rischio un intero sistema sociale e territoriale.
Dopo il terremoto, il tasso di mortalità è aumentato del 20 per cento nel fermano, del 15 per cento nel maceratese e del 10 per cento nell’ascolano. Nelle aree del cratere il consumo di antidepressivi è aumentato del 70 per cento e quello di ansiolitici del 33 per cento.

Ora si tratta, secondo la Cna, di ricostruire un tessuto sociale lacerato, favorendo la riapertura delle botteghe e delle attività economiche locali perché se non ripartono commercio e artigianato, l’area colpita dal sisma non riuscirà a ripartire e gli anziani saranno le prime vittime Su un totale di 322.923 abitanti nei Comuni del cratere, gli anziani ultrasessantacinquenni sono 79.809 mentre ad aver superato gli 85 anni sono in 35.247 con 2.957 ultranovantacinque. Case di riposo, Residenze sanitarie Assistite e Assistenza domiciliare integrata nelle zone del cratere devono essere messe al centro del Piano socio sanitario della Regione.

Cna Marche
Pubblicato Sabato 21 ottobre, 2017 
alle ore 8:27
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