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Acconciatori, estetiste, centri benessere, tatuatori, servizi in crescita nelle Marche

La piaga abusivismo denunciata da CNA

Benessere, Sanita CNA

Acconciatori, barbieri, parrucchieri, estetiste, centri benessere, tatuatori. Con la sola eccezione di barbieri e parrucchieri, sono servizi in crescita, sempre più richiesti dai marchigiani che dedicano sempre più attenzione alla cura del loro corpo ed al benessere fisico. L’Unione Benessere e Sanità della Cna Marche li comprende tutti e li ha riuniti per esaminare problemi e prospettive dei diversi mestieri.

Nella nostra regione esercitano la loro attività 3.084 barbieri e parrucchieri (117 in meno rispetto al 2009). Le estetiste e gli istituti di bellzza sono 1.188, in crescita di 263 unità. Stabili i centri benessere che nelle Marche sono 72, è invece esplosa negli ultimi anni la moda dei tatuaggi e dei piercing. Nel 2009 i tatuatori erano 10 in tutta la regione ed oggi sono 104.

L’incontro” ha affermato Perlita Vallesciani confermata presidente dell’Unione Benessere e Sanità Marche  “è servito per fare il punto sul regolamento attuativo della legge che regolamenta l’attività di tatuaggio e pearcing ed estetica sanitaria, con particolare riferimento al ruolo sociale degli operatori dell’estetica e all’estetica in oncologia. E’ stata anche presentata l’iniziativa ‘Libri in Testa per promuovere la cultura anche all’interno dei saloni di acconciatura. Infine si è affrontato il tema dell’ abusivismo sia nei centri estetici sia tra gli odontotecnici.”

Un tema, quello dell’abusivismo che, specie tra estetiste e acconciatori, desta allarme sociale. Infatti, secondo stime di Cna Benessere e Sanità, quasi il 50 per cento delle attività si svolge in modo non regolare.

Chi svolge attività abusiva” ha sostenuto Vallescianinon paga le tasse, non rispetta i requisiti igienico – sanitari, non utilizza correttamente apparecchiature e cosmetici. Si tratta di concorrenza sleale e il danno economico è altissimo sia nei confronti delle aziende regolari sia delle comunità in termini di costi sociali. Vi è poi l’aspetto dei danni che gli abusivi possono causare ai clienti: dermatiti, micosi, allergie dovute all’uso di prodotti scadenti. Per questo sollecitiamo le istituzioni ad intensificare i controlli ed a sanzionare chi non rispetta le regole”.

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