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Chiusura Messaggero, Ordine Giornalisti: “dramma per collaboratori marchigiani”

La notizia, ora ufficiale, era nell'aria da tempo: "scelta editore discutibile, si perde voce storica informazione regionale"

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Stampa, giornalismo, quotidiani

Chiusura dell’edizione marchigiana del Messaggero, interviene l’Ordine dei Giornalisti delle Marche.

Dopo la presa di posizione compatta dei parlamentari marchigiani, che – oltre ad esprimere piena solidarietà – avevano tra le altre cose “sollecitato l’editore ad occuparsi anche di quelli che considera semplici “collaboratori”, rinunciando una volta per tutte al pagamento “a cottimo”, promettendo un’azione in Parlamento per una soluzione in tal senso, ecco l’intervento dell’Ordine regionale, che sottolinea:


“La decisione dell’editore, nell’aria da diverso tempo dopo il progressivo smantellamento delle sedi marchigiane di Macerata, Ascoli e Pesaro e l’accorpamento della redazione su Ancona, priverà la nostra regione di una voce storica del giornalismo marchigiano, presente e fortemente radicata nel nostro tessuto sociale da oltre mezzo secolo, e getterà in una situazione drammatica le decine di collaboratori precari del giornale, che non possono contare sulle garanzie contrattuali dei redattori.
L’Ordine dei giornalisti delle Marche esprime solidarietà e vicinanza ai colleghi del Messaggero, pieno sostegno all’iniziativa già annunciata in Parlamento dai parlamentari marchigiani e ad ogni forma di mobilitazione che il Sindacato intendesse attuate a tutela dei giornalisti coinvolti nella discutibile operazione editoriale.
D’intesa con il Consiglio nazionale, l’Ordine marchigiano promuoverà a breve un incontro (valido anche ai fini della formazione continua) dedicato in particolare proprio alla “vertenza Messaggero”, con la partecipazione di colleghi del Gruppo Precari del Consiglio nazionale e di illustri giuslavoristi che illustreranno le possibili iniziative, collettive e individuali, per ottenere il riconoscimento dei diritti dei collaboratori del giornale”.

Di certo, però, dal mese di luglio il Messaggero Marche non sarà più in edicola: un altro colpo per la pluralità dell’informazione regionale.

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