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Marche: 200 milioni per riportare in Italia le imprese localizzate all’estero

Previste 6 tipologie di finanziamento per investire sul territori

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Manuela Bora - foto Bruno Severini

200 milioniper riportare l’industria localizzata all’estero in Italia, sostenendo lo sviluppo, la produzione e l’occupazione nei nostri territori. Questi gli obiettivi dell’accordo firmato oggi (Ndr:14 gennaio) ad Ancona tra Banca Monte dei Paschi di Siena e Confindustria Marche che prevede lo stanziamento di un plafond di finanziamenti erogabili con modalità e durate variabili a condizioni molto vantaggiose per le imprese delle province interessate.

Alla presentazione dell’accordo hanno partecipato: Manuela Bora, assessore all’Industria, Artigianato e Internalizzazione della Regione Marche; Maurizio Bai, responsabile Area Territoriale Toscana Sud, Umbria e Marche Banca Monte dei Paschi di Siena; Bruno Bucciarelli, presidente Confindustria Marche; Andrea Santori, vice presidente Confindustria Marche delegato al Credito. L’accordo è valido fino al 31 dicembre 2016 ed è strutturato in sei finanziamenti agevolati concepiti per rispondere efficacemente alle esigenze specifiche di tutte le imprese.

In particolare, sono stati previsti: un finanziamento per l’incremento del capitale circolante e supporto agli investimenti da realizzare o in corso di realizzazione con Cassa depositi e prestiti (Cdp), finanziamenti specifici per sostenere le necessità derivanti dalla gestione aziendale e finalizzati allo sviluppo delle imprese, prestiti agevolati previsti anche per eventuali necessità di ricapitalizzazione aziendale. A disposizione delle imprese anche un finanziamento dedicato alle start-up e uno destinato allo sviluppo dell’imprenditoria femminile.

Questa iniziativa merita grande sostegno perché il fenomeno del reshoring vede il nostro Paese primo in Europa per aver avviato l’attività di rientro in Italia dell’attività manifatturiera, in precedenza delocalizzata – ha affermato l’assessore all’Industria Manuela Bora È un’iniziativa con grandi potenzialità: se ben gestita può rafforzare il made in Italy, cioè quel valore aggiunto che nessuno ci potrà mai togliere e che grazie alla grande qualità dei nostri prodotti, sicuramente vedrà le Marche tra le protagoniste. Nella progettualità della Regione stiamo cercando di trovare, all’interno del Por Marche (Programma operativo regionale), delle risorse dedicate al reshoring. Assieme alle assessore Anna Casini e Loretta Bravi, cercheremo di inserirla già all’interno dei bandi riservati alle aree di crisi industriale complessa”.

Banca Monte dei Paschi è una presenza solida nelle Marche e le molte iniziative a sostegno delle piccole e medie imprese hanno consolidato negli anni il nostro ruolo di interlocutore privilegiato per aziende e privati di tutta la regione – commenta Maurizio Bai, responsabile area territoriale Toscana sud Umbria e Marche di Banca Monte dei Paschi. – Il plafond da 200milioni è un contributo concreto di Banca Monte dei Paschi al made in Italy e alle produzioni locali ed è un’occasione unica per attrarre investimenti e per sostenere il rientro in Italia delle aziende che hanno dovuto delocalizzare la produzione. Un territorio senza nuovi investimenti è un territorio che perde valore e ricchezza, per questo vogliamo confermarci al fianco di quelle imprese che sceglieranno o hanno già scelto di investire in questa regione. Le misure contenute nell’accordo siglato oggi infatti, oltre a prevedere agevolazioni dedicate all’imprenditoria femminile e alla nascita di start-up, sono a disposizione anche di chi già fa impresa sostenendo sviluppo e occupazione“.

Bruno Bucciarelli, Presidente Confindustria Marche prosegue: “Confindustria Marche è particolarmente attenta alle forme di collaborazione che si possono realizzare con gli istituti di credito presenti sul nostro territorio. Non possiamo immaginare una ripresa piena della nostra regione senza il sostegno delle banche e la loro capacità di collaborare con i nostri imprenditori su progetti innovativi. L’accordo che sigliamo con Mps è certamente uno di questi e di sicuro rappresenterà un valido supporto per iniziative a cui molte aziende stanno già pensando. L’attenzione di Mps si concentra su alcuni settori, penso alle start up per esempio, che sono al centro delle attenzioni di Confindustria Marche. Per tornare a crescere dobbiamo creare le condizioni necessarie per aiutare chi vuole fare impresa e in questo accordo ci sono tutti gli elementi che servono. È indispensabile che le banche facciano il massimo sforzo per stimolare gli investimenti e favorire il credito alle imprese, per far risalire il clima di fiducia degli operatori economici e dei risparmiatori del nostro territorio”.

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