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Fusione tra Marche Umbria e Toscana: i Consigli verso la seduta comune

"Un'alleanza strategica e funzionale allo sviluppo di un'area che vada dal Tirreno fino all'Adriatico"

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Macroregione Umbria-Toscana-Marche

Il progetto di una macroregione centrale costituita da Toscana, Umbria e Marche continua ad andare avanti. I presidenti dei Consigli regionali si incontreranno il 25 gennaio a Macerata per discutere sulla possibile fusione e prevedere una seduta congiunta delle tre Assemblee.

Ad annunciarlo il presidente del Consiglio toscano Eugenio Giani. “Il 25 gennaio sarò a Macerata dove, alle 18, affronterò durante un dibattito pubblico il tema della macroregione denominata Italia di Mezzo – spiega Giani – insieme ai presidenti dei Consigli regionali di Umbria, Donatella Porzi e Marche, Antonio Mastrovincenzo. Un tema importante che ci deve vedere uniti in un’alleanza strategica e funzionale allo sviluppo di un’area che vada dal Tirreno fino all’Adriatico a cominciare dallo sviluppo del collegamento stradale tra i due mari“.

La sera del 25 gennaio, ricorda ancora Giani, “saremo ospiti del sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo, e sarà l’occasione per un confronto che ci deve portare all’individuazione della data e del luogo del consiglio regionale congiunto, che vedrà tutti i consiglieri dei tre parlamenti regionali interessati uniti in un’unica seduta“.

Sarà un momento importante – conclude – per il futuro della riforma costituzionale che coinvolge le macroregioni. Probabilmente ad ospitare la prima seduta congiunta sarà uno dei tre capoluoghi di Regione“.

Il primo summit ufficiale a cui avevano preso parte i rispettivi presidenti delle regioni in cui si era parlano seriamente di questo ambizioso progetto si è svolto lo scorso 21 novembre a Perugia.

A lanciare per primo l’idea era stato il Presidente della Toscana Enrico Rossi che aveva proposto un’alleanza tra Toscana, Umbria e Marche per una nuova regione che dal Tirreno arrivasse fino all’Adriatico, un progetto che “possa tradursi in un percorso di politiche comuni e fusioni di servizi che le esercitano su base regionale”.

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